Il mio programma, in breve
("In lungo" invece lo trovi qui)
Per una Milano che continua a contrastare il riciclaggio e promuovere l’economia legale
- aumentare le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio fatte dal Comune, coinvolgendo Municipi e cittadini;
- chiedere nomi e cognomi di tutti coloro che si candidano a ricevere vantaggi economici dall’Amministrazione (anche dei proprietari di Milan e Inter, anche se in gioco c’è la costruzione del nuovo stadio);
- promuovere la collaborazione tra Comune, Questura, Prefettura e Direzione Investigativa Antimafia per aumentare le informative antimafia e gli eventuali sequestri delle attività infiltrate.
Per una Milano che continua a promuovere l’economia legale
- Rilanciare sempre di più gli eventi (le varie “week”, ma non solo) in un’ottica diffusa e policentrica, ma senza dimenticare il centro-città;
- istituire una “carta d’identità” dei locali, da pubblicizzare sul sito del Comune per valorizzarne le buone prassi nell’ambito della sostenibilità, della tutela del lavoro e della legalità;
- valorizzare le imprese radicate (sul territorio o nel proprio ramo di attività).
Per una Milano sempre più capace di anticipare le mosse degli interessi criminali, innovando la propria risposta di contrasto
- Elaborare il prima possibile un Protocollo di legalità per le Olimpiadi invernali del 2026 per prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri, chiedendo la massima collaborazione ai privati coinvolti.
- Estendere alle Aziende partecipate del Comune le buone prassi dell’amministrazione centrale (e viceversa).
Per una Milano sempre più vicina alle vittime di racket e usura
- Istituire lo Sportello prevenzione usura e sovraindebitamento delle famiglie;
- convocare il Tavolo di coordinamento tra gli sportelli esistenti nella Città Metropolitana che si occupano di sostegno e assistenza alle vittime di mafia, estorsione e usura.
Per una Milano che valorizza ancora di più i propri beni confiscati per essere più vicina a chi ha bisogno
- Riprendere l’annuale Festival dei Beni Confiscati e organizzare, in quell’occasione, una “conferenza” sullo stato dell'arte del contrasto alle mafie nel nostro territorio;
- favorire un’informazione sempre più capillare sulla presenza, nei quartieri, di beni confiscati e sulle attività svolte al loro interno dalle associazioni, da valorizzare in un’ottica di rete con le altre istituzioni, specialmente con la scuola;
- prevedere che il Comune sostenga economicamente quelle attività, svolte dalle associazioni all’interno dei beni confiscati, che costituiscano di fatto un servizio pubblico che richieda continuità;
- promuovere l’adozione di un regolamento comunale per l’acquisizione, l’assegnazione e il monitoraggio dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
Per una Milano che investe ancora di più nella formazione e aiuta la scuola a educare alla legalità e alla cittadinanza
- fare del Comune sempre di più un partner delle scuole nella realizzazione di percorsi di educazione civica;
- proseguire l’esperienza della piattaforma “Milano è memoria”, promuovendone eventi e iniziative;
- connettere sempre di più scuola e territorio, mediante la promozione dei patti educativi di comunità;
- contribuire affinché Milano sigli il primo “patto territoriale” con il Governo sulle politiche attive del lavoro e sulla formazione.
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