Il mio programma, in breve

("In lungo" invece lo trovi qui)


Per una Milano che continua a contrastare il riciclaggio e promuovere l’economia legale

  1. aumentare le segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio fatte dal Comune, coinvolgendo Municipi e cittadini;
  2. chiedere nomi e cognomi di tutti coloro che si candidano a ricevere vantaggi economici dall’Amministrazione (anche dei proprietari di Milan e Inter, anche se in gioco c’è la costruzione del nuovo stadio); 
  3. promuovere la collaborazione tra Comune, Questura, Prefettura e Direzione Investigativa Antimafia per aumentare le informative antimafia e gli eventuali sequestri delle attività infiltrate. 


Per una Milano che continua a promuovere l’economia legale

  1. Rilanciare sempre di più gli eventi (le varie “week”, ma non solo) in un’ottica diffusa e policentrica, ma senza dimenticare il centro-città;
  2. istituire una “carta d’identità” dei locali, da pubblicizzare sul sito del Comune per valorizzarne le buone prassi nell’ambito della sostenibilità, della tutela del lavoro e della legalità;
  3. valorizzare le imprese radicate (sul territorio o nel proprio ramo di attività).


Per una Milano sempre più capace di anticipare le mosse degli interessi criminali, innovando la propria risposta di contrasto 

  1. Elaborare il prima possibile un Protocollo di legalità per le Olimpiadi invernali del 2026 per prevenire le infiltrazioni mafiose nei cantieri, chiedendo la massima collaborazione ai privati coinvolti.
  2. Estendere alle Aziende partecipate del Comune le buone prassi dell’amministrazione centrale (e viceversa).

Per una Milano sempre più vicina alle vittime di racket e usura

  1. Istituire lo Sportello prevenzione usura e sovraindebitamento delle famiglie;
  2. convocare il Tavolo di coordinamento tra gli sportelli esistenti nella Città Metropolitana che si occupano di sostegno e assistenza alle vittime di mafia, estorsione e usura.


Per una Milano che valorizza ancora di più i propri beni confiscati per essere più vicina a chi ha bisogno

  1. Riprendere l’annuale Festival dei Beni Confiscati e organizzare, in quell’occasione, una “conferenza” sullo stato dell'arte del contrasto alle mafie nel nostro territorio;
  2. favorire un’informazione sempre più capillare sulla presenza, nei quartieri, di beni confiscati e sulle attività svolte al loro interno dalle associazioni, da valorizzare in un’ottica di rete con le altre istituzioni, specialmente con la scuola;
  3. prevedere che il Comune sostenga economicamente quelle attività, svolte dalle associazioni all’interno dei beni confiscati, che costituiscano di fatto un servizio pubblico che richieda continuità; 
  4. promuovere l’adozione di un regolamento comunale per l’acquisizione, l’assegnazione e il monitoraggio dei beni confiscati alla criminalità organizzata.


Per una Milano che investe ancora di più nella formazione e aiuta la scuola a educare alla legalità e alla cittadinanza

  1. fare del Comune sempre di più un partner delle scuole nella realizzazione di percorsi di educazione civica;
  2. proseguire l’esperienza della piattaforma “Milano è memoria”, promuovendone eventi e iniziative;
  3. connettere sempre di più scuola e territorio, mediante la promozione dei patti educativi di comunità;
  4. contribuire affinché Milano sigli il primo “patto territoriale” con il Governo sulle politiche attive del lavoro e sulla formazione.

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